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Disperdenti: che cosa sono e a che cosa servono

I disperdenti, o agenti disperdenti, sono delle sostanze che vengono aggiunte a una sospensione di particelle solide o liquide in un liquido (come un colloide o un’emulsione) per migliorare la separazione delle particelle e prevenirne la sedimentazione o l’aggregazione. Possono essere dei tensioattivi, ma non solo.

I disperdenti sono ampiamente utilizzati per stabilizzare vari prodotti industriali e artigianali. Il concetto si sovrappone a quello di detergente, utilizzato per portare in sospensione acquosa la contaminazione oleosa, e di emulsionante, utilizzato per creare miscele omogenee di liquidi immiscibili come acqua e olio.

⛏️ Guarda anche: Vetro espanso: che cos’è e a che cosa serve

Applicazioni

Sono varie le applicazioni di queste sostanze. Nel settore automotive, ad esempio, i disperdenti sono presenti negli oli per il motore, e hanno lo scopo di mantenere in sospensione i contaminanti presenti; così come nell’industria di processo, dove consentono di prevenire depositi indesiderati (sia in mezzi acquosi che non acquosi).

Per la formulazione del calcestruzzo e dell’impasto di gesso sono utili in qualità di plastificanti/superfluidificanti, così da mantenere lo scorrimento riducendo l’acqua.

Nel settore petrolifero, sono utili in fase di trivellazione per rompere e trasformare solidi e liquidi.

I disperdenti sono anche utilizzati per prevenire la formazione di biofouling o biofilm nei processi industriali. È anche possibile disperdere la melma batterica e aumentare l’efficienza dei biocidi.

Nell’uso di detergenti, la dispersione è uno degli obiettivi principali. I detersivi per bucato racchiudono sporco e sporcizia in miscelle, che si disperdono naturalmente.

Hanno poi un ruolo nei rivestimenti superficiali. Per fornire prestazioni ottimali, le particelle di pigmento devono agire indipendentemente l’una dall’altra nella pellicola di rivestimento e quindi devono rimanere ben disperse durante la produzione, lo stoccaggio, l’applicazione e la formazione della pellicola. Sfortunatamente, le dispersioni colloidali come le dispersioni di pigmenti nei rivestimenti liquidi sono intrinsecamente instabili e devono essere stabilizzate contro la flocculazione che potrebbe verificarsi.

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